ITALIA BOCCIATA SUL DIGITALE, TORNA AL 25° POSTO NELL’UE A 28. AVENIA: “E’ UN DISASTRO ANNUNCIATO”

Roma, 11/06/2020 – Italia bocciata sul digitale anche quest’anno. Il nostro paese, infatti, retrocede al 25° posto su 28 paesi Ue nella classifica Desi 2020 (dati 2019), l’indice di digitalizzazione dell'economia e della società con cui la Commissione Europea monitora il progresso digitale degli Stati membri dal 2014. Il rapporto, appena pubblicato, indica che peggio di noi fanno solo Romania, Grecia e Bulgaria, ma anche che noi siamo i più indietro in assoluto per quanto riguarda il capitale umano, dove ci piazziamo all’ultimo posto registrando livelli di competenze digitali di base e avanzate fra i più bassi in Ue.

“E’ un disastro annunciato – commenta Cesare Avenia presidente di Confindustria Digitale – i nostri allarmi sono rimasti inascoltati, nonostante esattamente un anno fa avessimo presentato un Piano straordinario per accelerare la trasformazione digitale del Paese attraverso misure strutturali atte a colmare il ritardo tecnologico e di competenze”.

“E’ una contraddizione insostenibile – conclude Avenia - fra l’essere l’Italia nei primi dieci paesi industrializzati al mondo e fra gli ultimi nel ricorso all’innovazione. Una contraddizione che si trascina da anni e che è tradotta in un vero e proprio blocco delle capacità non solo di crescita, ma anche di progettare un paese nuovo, più semplice, performante ed efficiente, in grado di attrarre investimenti e aprire nuove opportunità ai giovani”.

 

 

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