Stefano Parisi: Confindustria forte se rappresenta le esigenze di tutte le imprese

Roma, 3/10/2011 - “L’uscita della Fiat dalla Confindustria segna un indebolimento che il sistema delle imprese, in questo momento di crisi economica, non può permettersi” - così Stefano Parisi, presidente di Confindustria Digitale che, nell’ esprimere grande preoccupazione rispetto alla recente decisione del vertice della casa automobilistica di uscire dalla massima rappresentanza degli industriali italiani, afferma invece la necessità per Confindustria di “ritrovare la capacità di rappresentare le esigenze di tutte le imprese”

“Su tutte le grandi questioni – continua Parisi- le regole del mercato del lavoro, le politiche fiscali, il rilancio degli investimenti, la modernizzazione e digitalizzazione del Paese, occorrono azioni coerenti con quanto è emerso dalle assise di Bergamo e con l’accordo del 28 Giugno. E’ assolutamente necessario dare immediatamente risposte chiare a questo disagio che non deve contagiare altre imprese. Le imprese italiane possono fare molto per la crescita e devono essere messe in condizioni di competere sui mercati internazionali mantenendo gli investimenti in Italia. Il nostro primo vincolo è l’iper-regolazione del mercato del lavoro: la sua rimozione deve continuare a essere una priorità dell’agenda di Confindustria”.

“La Fiat negli ultimi anni, con gli accordi sindacali di Pomigliano e Mirafiori- conclude il presidente di Confindustria Digitale - ha svolto una funzione molto importante in questa direzione. Della sua azione potranno beneficiare tutte le imprese italiane. Se questi accordi dovessero rimanere un caso isolato, il danno per il nostro sistema economico sarebbe gravissimo”.

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