Corte europea: sull’on-line una sentenza intelligente contro la pirateria digitale

Secondo Confindustria Digitale, il contrasto alla pirateria digitale va fatto non con i filtri sulla rete, ma promuovendo e ampliando le modalità di accesso al mercato legale dei contenuti on line

Roma, 24/11/2011 - “Una sentenza intelligente che, indicando l’incompatibilità con il diritto comunitario dei filtri su Internet, incentiva a contrastare la pirateria attraverso  una politica di reale promozione del mercato legale dei contenuti on line”. È questa la posizione di Confindustria Digitale che, in una nota condivisa con le sue associate Assotelecomunicazioni –Asstel, Assinform, Aiip e Anitec, esprime piena soddisfazione rispetto alla sentenza della Corte di Giustizia europea sul caso Sabam-Scarlet. Secondo la Federazione, infatti, la sentenza europea conferma quanto le stesse associazioni hanno sempre sostenuto, cioè che gli Internet Service Providers, ovvero le società che forniscono l’accesso ad Internet, non posso essere gli “sceriffi della rete”. La sentenza europea stabilisce un precedente importante, affermando esplicitamente che imporre a un fornitore di accesso a Internet di predisporre un sistema di filtraggio per prevenire gli scaricamenti illegali di file, è contrario al diritto comunitario, recepito anche in Italia con il decreto legislativo 70/03.

Confindustria Digitale ritiene che, a fronte della frenetica innovazione tecnologica che investe il mondo digitale, i filtri sulla rete non abbiano alcuna capacità di effettiva repressione della pirateria digitale. Al contrario, la pirateria deve essere combattuta, ma attraverso misure strutturali di promozione del mercato di accesso legale ai contenuti on line, come l’ampliamento delle modalità di accesso  e la revisione delle prassi di commercializzazione delle opere audiovisive all’ingrosso.

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